Pasquale Palamaro è nato ad Ischia nel 1978. La sua carriera inizia proprio sull’isola, presso L’Albergo della Regina Isabella, come sous-chef nel ristorante tradizionale.
Nel 2006, in occasione dei 50 anni dell’albergo, ha l’opportunità di organizzare serate enogastronomiche e confrontarsi con chef stellati provenienti da tutta Italia. Da parte loro – come afferma lo chef – «C’era una continua richiesta di attrezzature ed ingredienti particolari ed io, per non farmi trovare impreparato, andavo a studiare di notte aggiornandomi sui profili dei vari Chef e cercando di prevenirne eventuali richieste». Quell’esperienza fu una vera palestra in cui trarre linfa dai colori e dai sapori della sua terra.
Nel 2009, dopo aver fatto pratica presso altri ristoranti stellati d’Italia al fianco di Antonino Cannavacciuolo a Villa Crespi e di Anthony Genovese al Pagliaccio di Roma, è pronto per il progetto Indaco. Un ristorante di destinazione, e non di transito, posto nella parte più estrema dell’hotel con affaccio sulla baia dove vivere un’esperienza esclusiva.
Nel 2013, è proprio grazie al lavoro da Executive Chef presso Indaco che a Pasquale Palamaro arriva la stella Michelin.
Dal 2016, diventa, ufficialmente, Executive Chef di tutti i ristoranti de L’Albergo della Regina Isabella.
La cucina di Pasquale Palamaro chef è marinara e attinge al territorio del Meridione d’Italia, ricco di sapori, profumi e colori. Lo chef, in uno scambio tra cucina e territorio, tiene molto alla presentazione dei suoi piatti per soddisfare vista e palato.
Con le idee chiare e il cuore rivolto al mare Pasquale Palamaro ha ricevuto il dono di trasmettere le sue emozioni nei piatti per «provare a far vivere, a chi viene ad assaggiare i miei piatti, la stessa emozione. Per esprimere meglio questo concetto l’ho racchiuso in una frase: a chi sceglie di venire a cena da Indaco, vorrei far provare l’emozione di fare un tuffo in mare senza bagnarsi!».
Tra le ricette dello chef Pasquale Palamaro troviamo cappelletti con mantecato di pezzogna su zuppetta di patate violette, puttanesca e migliaccio napoletano. Da buon cittadino ischitano, figlio di un’isola rispettosa per l’ambiente, ha concepito un piatto “Mare d’Amare” che denuncia l’inquinamento marino.
L’aneddoto dietro questo piatto lo racconta lo chef. «Andando a pesca con i miei pescatori ho notato che tra le reti rimane sempre più spesso impigliata plastica e spazzatura di vario tipo. Ho visto che, quasi per inerzia, gli stessi pescatori ributtavano la spazzatura in mare per poi ritrovarla comunque nelle pescate successive. Nasce così la ricetta Pasquale Palamaro che riproduce un finto guanto di plastica pieno di piccoli pesci.
Pasquale Palamaro nella scuola IN Cibum è docente del corso base Chef IN Formazione pensato per chi aspira a diventare cuoco e a lavorare nell’alta ristorazione. Se questo è il tuo sogno scopri come partecipare.