Originario di Torre del Greco, il pastry chef Carmine Di Donna nasce nel 1979 e può considerarsi un figlio d’arte. Anche suo padre era pasticciere ed è proprio nella pasticceria di famiglia che apprende e assapora la tradizione partenopea.
Ma se dal laboratorio paterno Carmine Di Donna ha imparato le basi fondamentali dell’arte bianca, saranno poi la sua curiosità e la sua creatività a farne uno dei più rinomati pastry chef in circolazione. La sua formazione, infatti, è caratterizzata da un percorso di esperienze sia nazionali che internazionali. Dopo aver conseguito il diploma Alberghiero, inizia la sua gavetta in Inghilterra, a Manchester, per poi intraprendere nuove esperienze lavorative sulle navi da crociera.
Infine, torna nella sua terra d’origine, dove lavora presso alcuni tra i più prestigiosi hotel. Tra questi il Mezzatorre di Ischia, dove affianca l’amico Chef Vincenzo Guarino, e il Grand Hotel Excelsior Vittoria a Sorrento. La sua voglia di perfezionarsi lo porterà all’incontro con Gianluca Fusto e lo Chef pasticcere italo francese Angelo Musa. Due grandi maestri della pasticceria internazionale che saranno di grande ispirazione per Carmine Di Donna.
Nel 2015 la svolta, il pastry chef arriva alla guida della pasticceria del ristorante pluristellato dello Chef Gennaro Esposito, La Torre del Saracino di Vico Equense. Due anni dopo entra a far parte dell’AMPI (Accademia Maestri Pasticceri Italiani).
Per il pastry chef Carmine Di Donna “tutto parte dalla tradizione, se non c’è questo fattore non c’è evoluzione”. Da qui parte per realizzare i suoi dolci unici in cui estetica e gusto viaggiano di pari passo: il suo dessert “deve sedurre la vista ed essere armonico al gusto”.
Per Di Donna, come lui stesso spesso ripete, “essere pasticciere, significa lavorare con le emozioni” ed ogni dettaglio va curato con attenzione maniacale. Nella sua produzione la tradizione dell’antica pasticceria napoletana si unisce alla sua incredibile visione, dando vita ad una pasticceria innovativa.
A proposito di tradizione e creatività, tra le produzioni più rinomate del pastry chef Carmine Di Donna, ci sono i panettoni. Oltre a quelli più tradizionali la sua proposta è caratterizzata da interessanti varianti. Il panettone al limone e caffè e il panettone Di Donna Pellecchiella del Vesuvio sono i più noti.
Quest’ultimo prende il nome dalla più pregiata delle 100 varietà di albicocche prodotte nel Parco Nazionale del Vesuvio. Proprio il terreno sabbioso vulcanico, ricco di minerali e di potassio, conferisce al frutto un sapore unico e caratteristico. E questo sapore, unito a un profumo intensissimo, lo ritroviamo nel panettone di Carmine Di Donna.
Come già detto, risale al 2017 l’ingresso di Carmine di Donna in AMPI, ma già in precedenza era stato più volte inserito nella prestigiosa Guida Gambero Rosso, come uno dei migliori pastry chef d’Italia. Nel 2018 vince sia il SANTA ROSA PASTRY CUP (Miglior Pastry chef dell’anno) che il premio “Non solo panettone” (Miglior Panettone da Ristorazione).
Nel 2020 trionfa a Milano come miglior pastry chef a Identità Golose, il primo evento italiano interamente dedicato ad alta cucina e pasticceria internazionali.
Carmine Di Donna è docente presso diverse scuole di pasticceria e Membro dell’AMPI. Per In Cibum è insegnante del corso base per aspiranti pasticcieri In Pasticceria e della Masterclass Torte Moderne. Questo ultimo percorso, della durata 14 ore in due giorni, offrirà agli aspiranti pasticcieri idee, spunti e ricette direttamente replicabili.