Hirohiko Shoda è lo chef giapponese che ha conquistato l’Italia. Nato a Nara, in Giappone, nel 1977, lo chef Hiro Shoda sin da bambino osserva incantato la mamma cucinare e aiuta il nonno, che coltivava piante e fiori, sviluppando ben presto il suo interesse per l’arte culinaria.
Una passione che prende forma presso lo Tsuji Culinary Institute, dove lo chef si specializza in cucina italiana, europea e internazionale per poi lavorare nei migliori ristoranti di Osaka.
La svolta italiana arriva intorno ai trent’anni, nel 2006 quando decide di trasferirsi nel nostro Paese e collabora per otto anni con Massimiliano Alajmo presso il ristorante stellato Le Calandre.
La carriera di Hiro Shoda però non si limita a quella nei ristoranti stellati ma approda anche in tv con “Ciao, sono Hiro”.
La trasmissione culinaria condotta da chef Shoda lo trasforma nel “samurai” di Gambero Rosso Channel dove spopola con la sua cucina pratica e healty. Tutto il suo amore per l’arte culinaria nostrana traspare nelle sue preparazioni che illustra con entusiasmo e semplicità.
Coautore e conduttore del programma, lo chef sceglie di intitolarlo “Ciao, sono Hiro” ispirandosi alle prime parole in italiano da lui pronunciate.
Ben presto il volto di Hirohiko Shoda si affianca a quello di Antonella Clerici a La Prova del Cuoco e nel 2020 diventa ospite in una puntata di Bake Off 8.
Insomma, la tv diventa la sua casa, permettendo al grande pubblico di innamorarsi della sua arte e del suo estro. Il ruolo di divulgatore e formatore diventa la sua seconda pelle che oggi veste con grande professionalità.
Interessato alla didattica, Hiro Shoda è autore di diverse pubblicazioni tra cui: “Ciao, sono Hiro” pubblicato da Gambero Rosso nel 2015, “Washoku. L'arte della cucina giapponese” (Giunti, 2019) e “Hiro Cartoon Food”. Il libro più recente è del 2021 “Le ricette del cuore di Chef Hiro” (Mondadori Electa).
In “Washoku” Hirohiko Shoda scrive dell’arte della cucina giapponese attraverso tecniche, ricette e strumenti. Il lettore viene accompagnato, tra sushi, ramen, tofu e tanto altro, alla scoperta della filosofia culinaria nipponica sintetizzata dal termine Washoku. La parola indica, infatti, l’armonia del cibo giapponese: la spiritualità, l’equilibrio nutrizionale e salutare, la socialità e l’estetica che oggi l’hanno resa patrimonio immateriale dell’umanità Unesco.
Chef Hiro ha scelto di non avere un proprio ristorante e porta la sua arte in giro per l’Italia, e non solo, con showcooking e corsi. “Ho deciso di fare un cambiamento radicale lasciando il mondo della ristorazione per dedicarmi alla cucina in modo più ampio – ha dichiarato lo chef in una recente intervista - La mia soddisfazione è poter condividere la mia esperienza e conoscenza con tutti quelli che desiderano crescere e ampliare le proprie competenze”.
Al ristorante chef Shoda ha preferito il ruolo di Ambasciatore della Cucina e della Cultura giapponese in Italia. Carica che gli è stata conferita nel 2019 dal Ministero dell’Agricoltura, delle Foreste e della Pesca del Giappone.
In questa nuova veste trasmettere ai suoi alunni la storia e la cultura autentica del suo Paese, in particolare del Washoku. Per Hiro Shoda le ricette non sono le uniche cose da tramettere: rigore, professionalità e metodo sono alla base della formazione di uno chef.
Conoscere tutte le tecniche di taglio e di cottura tradizionale dei cibi, dalle fritture al vapore, è fondamentale per capire la cucina nipponica, come lo è però anche l’attenzione all’armonia dei piatti.
Hirohiko Shoda ha ideato una cucina pratica, salutare e innovativa, dove i fornelli non sono essenziali. Il crudismo e la sua passione per l’Arte e la cultura occidentale, sono alcuni dei pilastri sui quali si fonda la sua vision.
Le ricette di Hirohiko Shoda mettono insieme gusto orientale e sapori nostrani con una attenzione particolare alla stagionalità. “La cucina italiana e giapponese sono molto simili nella loro ritualità familiare, nel loro essere gesto d’amore, di conforto, di condivisione, di piacere”, ha affermato lo chef.
L’aspetto “healty” non è mai secondario per cui i valori nutrizionali di un piatto vengono sempre sapientemente bilanciati.
Nel suo libro di ricette "Hiro Cartoon Food" chef Shoda diventa la guida di un percorso culinario attraverso i manga più conosciuti in Italia. Tra le ricette di chef Shoda troviamo gli onigiri di riso e alga nori dei “Pokémon”, gli spaghetti di Zenigata e l’okonomiyaki amato dal gatto Giuliano di “Kiss me Licia”.
La ricetta del cuore di Chef Hiro è sicuramente quella dei famosi dolci nipponici simili ai pancake: i dorayaki, farciti con marmellata di fagioli azuki, cibo preferito di Doraemon. Per lo Chef rappresentano un affettuoso ricordo di infanzia.
Chef Hiro Shoda è ideatore del corso Master Japan che ha lo scopo di fornire ai partecipanti una panoramica sulla cucina giapponese: dagli ingredienti agli aspetti etico-culturali.
Il denso programma delle cinque giornate di corso in compagnia dello chef giapponese, si snoda tra tecniche, taglio e trattamento del pesce fino alla lavorazione e alla cottura del riso.
Particolare attenzione viene data al modo con cui vengono utilizzati lame e coltelli, alle marinature e all’immancabile crudo.
Infine, si apprenderanno tutte le tecniche di cottura nipponiche dalla frittura, al vapore, dalla griglia allo stufato e all’umido.
Oltre al Master è possibile apprendere l’arte dello chef Shoda seguendo una masterclass di un giorno che, partendo dalla storia dell’antica cucina giapponese, approfondisce le sue preparazioni base.
Durante il Workshop Sushi si apprenderanno la preparazione del riso e delle salse di accompagnamento, la pulizia di pesci e crostacei e le tecniche di sfilettamento.
La giornata si conclude con la realizzazione di alcuni Sushi tradizionali: nigirizushi, hosomaki, futomaki, uramaki, gunkanmaki, chirashizushi, oshizushi, temarizushi.
Non perdere l’occasione di apprendere la filosofia orientale di Hiro Shoda attraverso il suo amore e il suo rispetto per la natura e i suoi frutti. Iscriviti ai corsi Hiro Shoda per Incibum e lasciati ispirare dal fascino del Washoku.