Con una forte dedizione alla ricerca e all’innovazione, Carlo ha rivoluzionato i canoni della pizza tradizionale, rendendo il cornicione pronunciato e ben alveolato il protagonista del suo stile, in contrasto con la tradizionale “ruota di carro”. Il cornicione, spesso considerato la parte meno gustosa o più difficile da digerire, diventa nella sua pizza il banco di prova, il vero test per distinguere un bravo pizzaiolo da uno mediocre, un buon impasto da uno al servizio della sola farcitura.
Negli anni, Carlo è diventato uno dei pizzaioli più acclamati della nuova ondata di pizza con il cornicione alto, definito “canotto”. Questo è il suo marchio di fabbrica: alto e soffice, ottenuto grazie a un’alta idratazione dell’impasto (circa l’80%), una lunga maturazione e l’abilità nel lavorare la pasta in modo da spostare l’aria dal centro verso i bordi, conferendo alla pizza una leggerezza unica e un gusto inconfondibile.